Che cos’è:
È una radiografia delle mammelle che, grazie alle moderne apparecchiature che utilizzano sistemi digitali, impiega raggi X a bassa dose, consentendo alla donna di eseguire periodicamente il suddetto esame, a scopo preventivo, senza significativi rischi.
Attualmente vengono effettuate due tipi di Mammografia:
Mammografia di Screening: rientra nel Piano Sanitario Nazionale di Prevenzione Oncologica e si rivolge alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni che vengono invitate o che possono presentarsi volontariamente per l’esecuzione ogni due anni di una mammografia gratuita.
Mammografia Clinica: la paziente si presenta volontariamente per l’esecuzione dell’esame che viene integrato da Visita Senologica e da eventuale Ecografia Mammaria.
Perchè si fa:
La mammografia è la metodica gold standard per la diagnosi precoce delle neoplasie della mammella in tutte le donne oltre i 40 anni di età.
Questa tecnica permette, infatti, di individuare tumori in fase iniziale, di dimensioni a volte di pochi millimetri, ancora non palpabili né documentabili con altri esami medici.
I controlli al seno purtroppo, però, come tutti gli esami diagnostici, hanno dei limiti intrinseci, con possibilità di errore diagnostico (falso positivo o falso negativo) legati a vari fattori (età della pz. o densità del seno).
Circa il 15-20% dei tumori mammari, infatti, non si vede alla sola mammografia per cui si rende necessario completare l’esame con la visita senologica e l’ecografia.
Nonostante l’esecuzione delle suddette procedure diagnostiche circa il 10-15% delle neoplasie si rende evidente solamente nei controlli successivi (il cosiddetto “cancro intervallo”). È per questo che è molto importante rispettare la periodicità dei controlli.
Prima dell’esame:
Non occorre osservare particolari accorgimenti nei giorni precedenti l’esame.
La fase del ciclo mestruale non è condizionante ai fini della qualità delle immagini; tuttavia è preferibile eseguire l’esame mammografico evitando la fase peri-ovulatoria (metà ciclo) e/o premestruale essendo la mammella in tali periodi particolarmente dolente.
È opportuno evitare l’uso locale di qualsiasi tipo di cosmetico: olio, crema e soprattutto talco.
Come si svolge:
L’esame mammografico viene generalmente eseguito in stazione eretta, a seno nudo, appoggiando una mammella alla volta su un apposito ripiano ad altezza regolabile.
L’apparecchio determina una leggera compressione sull’organo che è necessaria per la qualità dell’immagine mammografica.
Normalmente vengono eseguite due o tre radiografie per ciascuna mammella con riprese dall’alto verso in basso (proiezione cranio-caudale), oblique (proiezione medio-laterale obliqua) e laterali per una completa visione di tutta la ghiandola.
L’esame dura pochi minuti e può essere ripetuto anche una volta l’anno, cominciando dopo i 40/45 anni a seconda dei casi.
Non è doloroso; procura al massimo un lieve e momentaneo disagio durante la compressione sulla mammella.
Dopo l’esame:
Non vi è alcuna prescrizione o precauzione da osservare.
Quando non si può fare:
- Nelle pazienti in stato di gravidanza.
Per maggiori informazioni sulle prestazioni erogate è possibile consultare la relativa sezione.